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Non si sceglie un quaderno solo per la sua copertina! 

Soprattutto all'inizio di un nuovo anno scolastico spesso gli insegnanti forniscono una lista di quaderni diversi per ogni materia e per ogni necessità.

Questa non è una scelta casuale, ogni rigatura ha un suo preciso scopo didattico.  

Dalle rigature classiche per iniziare a scrivere a quelle tradizionali che si utilizzano anche fuori dalla scuola, senza dimenticare quelle specifiche per far fronte a problematiche visuo-spaziali e di orientamento nello spazio-foglio (come quelle che in età più avanzata poi potrebbero essere diagnosticate come disgrafia, dislessia e disturbi dell'attenzione), oggi l'offerta di quaderni è davvero vasta!

Cosa sono i quaderni didattici speciali e perché nascono

I quaderni didattici nascono per essere di supporto a bambini con difficoltà nella percezione, nell'organizzazione e nell'orientarsi nello spazio-foglio. Queste difficolta visuo-spaziali rendono più difficoltoso, soprattutto nei primi anni di scuola elementare (primaria), l'apprendimento.

Queste difficoltà a volte possono sfociare ed essere diagnosticate (nei casi di autismo ad esempio), ma in altri casi, come la dislessia, ad esempio, che riguarda almeno il 5% della popolazione scolastica possono essere diagnosticati solo dopo la fine della seconda classe primaria.

In tutti questi casi non è affatto facile trovare il giusto materiale didattico per poter supportare e guidare il bambino e rendergli più agevole questo percorso di apprendimento.

Tra gli strumenti utili sicuramente troviamo il quaderno didattico che grazie ad una struttura speciale e studiata aiuta lo scolaro ad orientarsi nello spazio della pagina, soprattutto per i bambini della scuola primaria. 

Le pagine del quaderno didattico sono strutturate in modo da dare riferimenti cromatici al bambino, per aiutarlo ad orientarsi ed organizzare il proprio spazio di scrittura.

Ad esempio la riga in cui scrivere il corpo del testo è colorata in trasparenza di celeste (o verde), in modo da evidenziare la riga alternata in cui andare a scrivere.

Questo accade anche nei quaderni classici: infatti esistono delle rigature differenti per la prima e seconda elementare, per la terza elementare e per quarta e quinta, ma spesso la dimensione soltanto della riga non è sufficiente a non confondere il bambino che presenta difficoltà.

Lo stesso vale per i quadretti, la misura degli stessi è più grande in prima elementare per favorire l’approccio con i numeri. Ma le differenti dimensioni delle righe e dei quadretti non bastano a compensare alcune problematiche di orientamento nello spazio che sempre più spesso si presentano nei bambini (o su cui sempre più spesso, fortunatamente, poniamo l'attenzione).

Per questo nascono in molte case editrici e produttrici di quaderni i quaderni speciali o quaderni didattici.

Per aiutarci a capire la funzione dei quaderni didattici abbiamo chiesto alla nostra amica insegnante in una scuola elementare di Roma.

 

Intervista alla maestra M. per capire di più sull'utilità dei quaderni didattici

Per motivi di privacy chiameremo la nostra amica e insegnate in una scuola primaria di Roma, M.

1- Quando hai scoperto l’esistenza dei quaderni didattici e cosa ti ha convinta ad utilizzarli? 

M: Si è sempre usato un metodo per insegnare ai bambini a gestire lo spazio, dove poter effettivamente scrivere e quale zona del foglio va invece lasciata libera.

Molte insegnanti, e io per prima, spesso facciamo o facevamo iniziare il lavoro dei bimbi in prima elementare sui quaderni di italiano, colorando le righe della prima pagina di celeste, verde e marrone.

Il celeste rappresenta il cielo, in cui col tempo impareremo a scrivere le lettere che vanno verso l'alto, nel verde (il prato) scriveremo il corpo delle lettere minuscole, e nel marrone (la terra) faremo andare le lettere che scendono verso il basso.

La rigatura colorata facilita molto la comprensione dello spazio.

Ho scoperto da poco l'esistenza di quaderni già con righe colorate, grazie ad una logopedista con cui sono stata in contatto.

2- Per cosa sono indicati questi quaderni con righe già colorate?

M: Sono indicati soprattutto per bambini con problematiche tipo la disgrafia, dalla terza elementare in su, ma anche negli anni precedenti, in bambini che presentino difficoltà a gestire ed organizzare gli spazi. Questa difficoltà rende difficile per il bambino "vedere" le righe su cui andare a scrivere a colpo d'occhio. Ne consegue che il bambino ha dei ritmi differenti dal resto della classe e se non ce ne accorgiamo in tempo questo suo essere meno veloce potrebbe mortificarsi o comunque sentirsi inadeguato nei confronti dell'esercizio proposto e del foglio bianco in generale.

Ma questi quaderni in alcuni casi sono utili a tutti gli alunni della scuola primaria, soprattutto in prima elementare, quando si passa da una gestione dello spazio "libero", come nel disegno alla scuola materna, ad una gestione dello spazio guidato da righe e quadretti.

Siamo sempre più abituati a scrivere con l’ausilio di tastiere, insegnare ai figli della tecnologia ad usare carta e penna è sempre più complesso. Questa difficoltà si è fatta ancor più grande con la didattica a distanza, una volta tornati in presenza molti bambini avevano dimenticato come si scrive o nel nostro caso, su quale riga si scrive. 

 

3- Pro e contro dell’utilizzo dei quaderni didattici nella scuola primaria.

M: Come insegnante devo dire di non aver affrontato nessun “contro”. I quaderno didattici sono uno strumento molto utile.

Io li uso solo come strumento di passaggio, come primo quaderno di italiano.

Molto spesso vengono confusi con i quaderni RQ, che però sono pensati per essere utilizzati più avanti ed a scopi diversi, ad esempio come quaderni multidisciplinari o comunque a materie specifiche in cui si usa sia il disegno che il testo, in quanto hanno disegnati sia righe che quadretti in colori differenti.

I quaderni RQ li considererei un materiale scolastico molto utile, ma non indispensabile. 

I quaderni didattici li ritengo indispensabili come materiale scolastico per bambini con difficoltà visuo-spaziali: possono fare davvero la differenza. 

 

4- A chi sono più utili i quaderni didattici? 

M: I quaderni didattici devono far parte del materiale per la scuola per un bambino con difficoltà. Lo ribadisco in quanto ritengo sia davvero fondamentale, affinché possano seguire il programma insieme a tutta la classe senza sentirsi inadeguati ed avere delle difficoltà maggiori rispetto agli altri che potrebbero col tempo minare la loro autostima nel non riuscire a fare quello che gli altri fanno con facilità.

In ogni caso, possono essere utilizzati da tutti, come strumento di passaggio o aggiuntivo, aiuteranno senza dubbio e la percezione dello spazio, e l’apprendimento della scrittura sarà molto più facile. 

 

5- Chi sceglie se usare il quaderno didattico?

M. Non lascerei al genitore questa scelta, ma aspetterei sempre che a decidere l'adozione di questa tipologia di materiale sia l'insegnate: come dicevo prima molti insegnanti hanno sviluppato in autonomia un proprio metodo per agevolare la comprensione dello spazio, quindi come genitore rispetterei il ruolo dell'insegnate ed aspetterei indicazioni da lui/lei.

In caso di problematiche speciali anche, lascerei che siano il logopedista o il terapista di riferimento a segnalarne l'utilità quando servono.

Ringraziamo la maestra M. per la sua disponibilità e testimonianza.

Se anche tu vuoi dirci la tua esperienza su questi quaderni puoi scriverci qui: info@guidiperlascuola.it

Se hai hai avuto impot dai tuoi insegnati per questi quaderni continua a leggere qui sotto!!!

Per acquistare i quaderni didattici clicca qui >

Quaderni didattici disgrafia dislessia autismo

Come sono fatti i quaderni didattici e le differenze con i quaderni RQ

I quaderni didattici o speciali,nascono come strumenti didattici, infatti all'inizio venvivano identificati unicamente come quaderni per disgrafia, quaderni per disortografia, quaderni per dislessia o quaderni per autismo.

Hanno righe o qudretti identiche alle normali rigature usate nei diversi classi, ma alcune peculiarità studiate per imparare gestire e riconoscere al meglio lo spazio.

Le particolarità sostanziali di questi quaderni sono:

  • la riga in cui scrivere è evidenziata da una velatura azzurrina
  • Le righe verticali iniziale e finale sono più spesse delle altre per indicare i margini della pagina
  • sul lato sinistro la linea verticale è verde per indicare il punto di partenza, mentre la linea verticale a destra è sempre rossa per indicare lo stop
  • In alto a sinistra troviamo spesso una freccina che indica la direzione in cui scrivere


Differenza Quaderni didattici e RQ rigatura universale

La differenza con i quaderni RQ (anche detti Easywrite o Bollani)

La sigla RQ sta proprio per Righe-Quadretti, infatti questi particolari quaderni hanno sia righe da 1 cm, sia quadretti da 0,5.

Le righe e i quadretti sono di due differenti spessori, quindi facili da distinguere.

In alcune versioni di questi quaderni o ricambi ad anelli la riga su cui scrivere può essere evidenziata in blu o in verde, e come per i quaderni didattici i due margini verticali sinistro e destro sono colorati rispettivamente di verde e rosso.

Alla fine e all'inizio del quaderno possono avere dei piccoli compendi o bignami dedicati a materie specifiche. Vedi i quaderni RQ disponibili qui

 


Dove posso trovare i quaderni didattici a Roma e Online

I quaderni didattici (quaderni per dislessia, quaderni per dirgrafia e quaderni per autismo) di questo tipo non sono sempre facilissimi da reperire, ma da Guidi Per la Scuola sono sempre disponibili sia con ritiro in sede nel  negozio o con spedizione in tutta Italia.


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